l’esame ABR, acronimo anglosassone per Auditory Brainstem Response, è un test elettrofisiologico che valuta la funzionalità del nervo acustico in risposta a determinati stimoli uditivi. Gli ABR studiano il potenziale nervoso evocato da un suono (click) trasmesso attraverso una cuffia. Le risposte a forma di onda sono evocate, attraverso l'utilizzo di elettrodi di superficie tipicamente posizionati al vertice della testa (all’attaccatura dei capelli) e sulle mastoidi (dietro il padiglione), dopo aver sgrassato la cute con un’apposita pasta. Viene valutata la morfologia le latenze ed i relativi intervalli-interpicco. I picchi a forma di onda registrati vengono denominati con numeri romani da I a VII ma i più importanti sono I, III e V. Questi picchi sono registrabili in una finestra di risposta da 0 a 10 millisecondi. Per i bambini si effettuano delle piccole varianti che permettono di rilevare la soglia uditiva nei neonati/bambini dai 2-3 mesi ai 3-4 anni. L'esame, non è doloroso o fastidioso. per una perfetta riuscita necessità di uno stato di sonno di 20-30 minuti circa. Nella quasi totalità dei casi riusciamo ad eseguire l'esame in uno stato di sonno spontaneo senza necessità di nessun tipo di sedazione. L'ABR permette di ottenere con precisione la soglia uditiva alle frequenze dai 2 ai 4 Khz. I potenziali evocati sono considerati l’esame oggettivo di riferimento per rilevare la soglia uditiva nei neonati/bambini.